Il Capitalismo delle Emozioni. Al cuore della competitività delle imprese

Il Capitalismo delle Emozioni. Al cuore della competitività delle imprese

(Ferdinando Azzariti, Autori Vari – Edizioni Franco Angeli – Settembre 2009)

La moda si vende solo con le emozioni. Solo “un’emozione è in grado di indurre il consumatore a comprare”. Romantico, a prima vista. In verità è invece un ragionamento piuttosto economico. Per questo motivo è da ritenersi lecito associare il concetto di capitalismo alla sfera emozionale che caratterizza in particolare il settore del fashion.

La parola “capitalismo” è usata con molti significati differenti, a seconda degli ambiti e dei periodi storici. Quando si parla di capitalismo generalmente e genericamente si intende , il “sistema economico in cui i beni capitali appartengono a individui e società private”. Tuttavia il capitale può essere di svariate forme, non a caso esistono differenti definizioni di cosa siano i beni capitali.

Il capitale intellettuale rientra a pieno titolo in quest’ambito. Viviamo infatti una economia basata sulla conoscenza (Knowledge based economy ), in cui l’utilizzo del capitale intellettuale è fondamentale per la creazione di valore. Il capitale intellettuale è composto dalle competenze, dalle conoscenze e processi, tramite integrazione con la conoscenza legata ai soggetti. Tale conoscenza non deriva solo  da un processo continuo di apprendimento basato sull’acquisizione di nozioni sul piano logico e dell’esperienza; essa è infatti presente nelle idee, abitudini e consuetudini, esperienze, relazioni e percezioni dei soggetti che contribuiscono alla crescita di una certa realtà aziendale.

Convegno CUOA: dall’Innovazione all’Azione

Convegno CUOA: dall’Innovazione all’Azione

Walter Macorig, Partner MAS, ha tenuto una relazione al convegno organizzato dall’Associazione Master Cuoa dal titolo “Dall’innovazione all’azione” presso la sede del CUOA, la prestigiosa Business School del Nord-Est

Agenda dell’evento

•17:00 Benvenuto – dott. Salvatore Felleca, Presidente Associazione Master CUOA
•17:10 IL CUOA al centro dell’ Innovazione – dott. Giuseppe Caldiera, Direttore CUOA
•17:25 Il modello di Open Innovation per le PMI – ing. Michele Marzola, Amministratore Delegato, PerInnovare S.p.A.
•17:40 Programma IDM: Innovazione Di Moda – dott. Michele Bocchese, Presidente sezione Sistema Moda, Confindustria Vicenza
•17:55 Innovazione nel settore calzaturiero – dott. Giuseppe Baiardo, Presidente Associazione Calzaturieri ACRIB
•18:10 I fabbisogni di innovazione nelle aziende della Moda – dott. Walter Macorig, Partner MAS Associates
•18:25 Come creare un miliardo di € di valore con 5 idee innovative – ing. Michele Marzola e prof. Paolo Fiorini, Università di Verona
•18:40 La Finanza come acceleratore dell’ Innovazione – dott. Franco Baronio, Amministratore Delegato, Banca Popolare di Verona
•18:55 Conclusioni – dott. Maurizio Santello, moderatore dell’ incontro, Master CUOA

Sistema per la gestione, riutilizzazione e capitalizzazione delle informazioni prodotte in fase di progettazione

Sistema per la gestione, riutilizzazione e capitalizzazione delle informazioni prodotte in fase di progettazione

(Autori Vari – Edizioni Politecnico Calzaturiero – Dicembre 2008)

La rapidità nell’innovazione dei modelli e dei campionari è un fattore assolutamente strategico nell’industria della moda. In questa, più che in altre industrie, e certamente anche nel settore delle calzature fashion di segmento alto, l’innovazione ha una componente creativa/progettuale che richiede conoscenze ed esperienze professionali difficili da descrivere e razionalizzare. Le necessità di competere con proposte moda continuamente aggiornate offrendo una grande varietà di modelli a campionario, obbliga le imprese del settore ad un enorme sforzo di creazione, progettazione e sviluppo di nuovi modelli. Considerando le due stagioni moda più i rinfreschi, questo sforzo si protrae in pratica per tutto l’anno e comporta costi estremamente elevati. Inoltre la durata di queste attività è critica, influenzando il time to market ossia l’altro decisivo fattore strategico nei settori della moda.

Interventi di razionalizzazione del lavoro in queste fasi potrebbero dunque avere non solo conseguenze importanti in termini di riduzione di costi, ma anche effetti strategici in termini di accorciamento dei tempi di raggiungimento del mercato.
Vari studi hanno dimostrato che nella maggior parte delle attività innovative, quelle realmente e totalmente creative sono in realtà molto limitate; e in ogni caso anche queste, assieme a quelle di progettazione e sviluppo, comportano l’uso di conoscenze e l’applicazione di routine procedurali in buona misura definibili ex-ante. L’ipotesi si cui si fonda il presente progetto è che sia possibile intervenire anche sulle attività suddette per aumentarne l’efficienza, razionalizzando, codificando e rendendo rapidamente accessibile la conoscenza sui cui si fondano e da cui prendono spunto (fasi creative pure), e introducendo massivamente, per tutte le altre, tecniche computer aided.
Un problema che si pone nello sviluppo dei nuovi prodotti è che si tratta di un’attività complessa che vede coinvolti molti soggetti diversi con competenze specialistiche e complementari. Molti questi soggetti sono esterni all’impresa, fanno parte di reti di business più ampie. Questa situazione, che già caratterizzava i distretti industriali tradizionali, a causa dei cambiamenti recenti (internazionalizzazione dei mercati; globalizzazione dell’offerta) si è ulteriormente evoluta in direzione di una maggiore articolazione spaziale e diversificazione interna di questi network. La conseguenza è che le attività di creazione, progettazione, sviluppo e prototipazione devono essere coordinate tra molti soggetti diversi (integratori, creatori, modellisti, componentisti, sviluppatori, produttori), che hanno competenze specializzate e che possono avere localizzazioni  diversissime, ma che devono essere strettamente coordinati ‘in tempo reale’. Una co-progettazione siffatta presuppone interfacce e linguaggi compatibili, e la possibilità di aggregare in modo sinergico gli apporti provenienti da gruppi, aziende culture diverse.
prof. Giorgio Gottardi – Università di Padova

Riconoscimento del talento sulla rivista Glamour

Riconoscimento del talento sulla rivista Glamour

La rivista di moda e costume GLAMOUR ha condotto un’indagine sullo stato dell’arte dell’innovazione in Italia, coinvolgendo con un’intervista Renzo Rosso (patron DIESEL) e una rappresentanza di ex allievi dei corsi master sull’innovazione. Tra quelli selezionati dalla Fondazione CUOA di Altavilla Vicentina c’era anche Gianmaria Salvato, consulente associato MAS , vincitore del Primo Premio “Business Competition 2008” per la redazione del miglior business plan.

Business Plan Innovazione d’Impresa 2008

Business Plan Innovazione d’Impresa 2008

Gianmaria Salvato, coordinatore dell’area Finanza e Controllo di gestione MAS, è stato insignito, nell’ambito del III master in Innovazione d’impresa della prestigiosa business school Fondazione CUOA,  del Primo Premio per la redazione del miglior Business plan 2008. La commissione ha particolarmente apprezzato la capacità dimostrata da Gianmaria Salvato nel saper valutare le conseguenze finanziarie delle scelte strategiche e operative, la sostenibilità e le possibili fonti di finanziamento di una start up.