by Walter Macorig | 21 June 2012 | Blog
Se ne è parlato oggi al Forum ICT della Business School CUOA al convegno Nuovi modelli di business nell’era di Internet.
Sono sempre di più le evidenze anche quantitative che il mercato e il business stia subendo una forte virata verso internet e l’online.
Ne avevamo anche parlato in un nostro articolo precedente che accennava ad alcuni dati emersi da un recente studio del Politecnico di Milano.
Ma senza disturbare gli economisti e gli statistici ci sembra abbastanza ovvio ed evidente che oramai gli acquisti online e nuovi modalità di business si stanno facendo avanti in modo sempre più rilevante.
Internet oramai ce l’abbiamo tutti, ogni famiglia dispone di un computer o uno smartphone o tablet, la carta di credito – magari di quelle a scalare – è molto diffusa, ogni azienda ha il suo sito web… Insomma non ci sono più scuse e Internet è un assodato strumento per fare business.
Oggi al CUOA il tema affrontato è stato proprio quello dei nuovi modelli di business.
Online infatti non vuol dire solo e per forza eCommerce per fare gli acquisti con il carrello elettronico ma ci sono anche molte altre iniziative assolutamente innovative che consento di sviluppare attività commerciali o di promozione attraverso i nuovi strumenti della rete: il web, le app per gli smartphone, ed altro ancora.
Al convegno si sono presentati TRE casi di studio reali, due già ben noti a noi di MAS trattandosi di startup che in qualche modo abbiamo seguito fin dalla nascita. E’ stato anzi molto interessante vedere come idee sulla carta si siano effettivamente concretizzate in società operative.
Prima è stato presentato il caso di eCommerce abbastanza classico di Franklin & Marshall, un’industria italiana del fashion che forte del proprio marchio specie nei mercati stranieri sta conoscendo un successo di vendite on-Line assolutamente rilevante.
Poi il giovane designer Davide Scomparin ci ha presentato DESALL il suo nuovo sito – in lancio in questi giorni – che invece è una assoluta prima mondiale. Si tratta di un cosiddetto marketplace nel quale si scambiano domanda ed offerta di sevizi di “Design Industriale”. In sostanza un’azienda cerca idee e progetti per il design di propri prodotti e quindi lancia in Internet una gara dove i designer da tutto il mondo – professionisti o appassionati hobbisti – possono candidarsi e proporre le proprie idee.
Questo approccio si inserisce nel tema del Crowd-Sourcing ovvero del nuovo fenomeno reso possibile dagli strumenti Internet nel quale si fa leva sulla intelligenza collettiva e nel quale i molti si aggregano con le loro idee e servizi per produrre nuovi significati e nuovo valore. Tema affascinante ed attuale sul quale intendo approfondire in uni dei prossimi articoli.
Poi è stata la volta di Guido Oselladore di CuPuppo, un nuovo portale che vende “buoni sconto” per servizi e prodotti vari. In qualche modo assomiglia al più noto Groupon americano, leader di mercato, ma se ne differenzia in quanto CuPuppo ha un approccio iperlocale anche supportato dai network radiofonici locali diffusi in tutta Italia. In questo caso si inserisce in un altro filone di modelli definiti Hyper-Local, che ovvero sfruttano la prossimità fisica e le specificità locali ma rese fruibili e ricaricabili attraverso i paradigmi del Web.
Nel convegno abbiamo quindi avuto una prima pratica esemplificazioni di come grazie ad Internet sia possibile creare nuovo valore e come si possa creare imopresa in modo assolutamente innovativo.
Su questi temi saremo presto presenti con ulteriori approfondimenti.
by Walter Macorig | 14 June 2012 | Blog
Oggi a Padova si è tenuto il seminario AIF “Apprendere in modo non formale e informale con le nuove applicazioni social“, il programma completo lo trovate nel nostro precedente articolo qui.
Bruno Pacquola, organizzatore dell’evento e delegato AIF, ha aperto i lavori introducendo il tema. Spiega che l’idea gli era venuta ancora alcuni mesi fa analizzando uno studio della comunità europea nel quale si evidenziava l’importanza degli strumenti di tipo Web 2.0 per favorire i processi di formazione ma al contempo si indicava che non c’è ancora una piena consapevolezza delle potenzialità da parte degli operatori del settore.
La giornata odierna si inserisce quindi nel contesto di dare spazio a questi temi sia fornendo un inquadramento generale che raccontando i casi studio sviluppati dai alcuni formatori di AIF.
A questo punto mi viene data la parola ed io tratto il tema dal punto di vista delle imprese con una mia relazione “Impresa 2.0: dal Web 2.0 ai nuovi modelli organizzativi d’impresa nell’era digitale” nella quale espongo il punto di vista e gli impatti del tema Web 2.0 soprattutto nelle imprese.
Il secondo relatore è Gianni Marconato, professore dell’Università di Padova e Verona. E’ un profondo sostenitore degli strumenti Web 2.0: ci cita almeno una dozzina di comunità social network da lui gestite e che trattano il tema della formazione. Marconato sviluppa il tema degli ambienti di apprendimento: ovvero ambienti navigabili, aperti, ricchi di risorse, con strutture fluide, che possono favorire i meccanismi dell’apprendere… In tal senso i social network possono fungere allo scopo diventando degli straordinari attivatori dei sistemi di apprendimento. Accenna all sua case history di social network “La scuola che funziona” nella quale sono stati sviluppati questi temi.
E’ quindi la volta di Clementina Marinoni della Fondazione Politecnico di Milano che ci presenta il progetto europeo “Connect” che riguarda lo creazione di comunità virtuali per lo sviluppo di processi di apprendimento non formale e informale attivati dall’uso di strumenti Web 2.0.
Le persone discenti attraverso i principi del costruttivismo sono state attivamente coinvolte nella creazione dei contenuti formativi usando strumenti innovativi: blog, live-room, visual CV, slideshare, poll, foto peach, google docs ed altro… tutti i partecipanti hanno lavorato sulle aree dello studio delle lingue straniere e delle crescita professionale.
Il progetto è stato molto interessante e molto positivo per i partecipanti. Ci sono state comunque alcune criticità ma forse quella più rilevante riguarda il ruolo dei formatori tutor che sebbene fossero persone molto preparate hanno manifestato una inadeguatezza di attitudine verso il web: i formatori di vecchia scuola, i più maturi in termini di età, hanno fatto dimostrato molta difficoltà a districarsi nel progetto. In progetti analoghi bisogna assolutamente prevedere delle sessioni di formazione ai formatori.
Anche la pubblica amministrazione non è insensibile a questi temi di formazione avanzata. Ce ne ha parlato Martina Semenzato – direzione Risorse Umane – del Comune di Venezia. All’interno di questa amministrazione già da qualche anno si sta vivendo una vera e forte rivoluzione culturale: le pratiche Web 2.0 sono state volute e spinte da un gruppo di dirigenti e hanno portato a risultati straordinari. L’ambito di applicazione più interessante è stato quello rivolto al processi di apprendimento. Utilizzando blog, forum, wiki, podcast, social network e community le persone sono state coinvolte in nuovi modelli formativi dando risposta alle esigenze di obiettivi didattici ma anche hanno imparato nuove modalità organizzative di tipo innovativo.
Grazie al Web 2.0 infatti è stata operata una rivoluzione culturale interna al comune che vede una sostanziale ristrutturazione negli aspetti di collaborazione, formazione e comunicazione.
Un fattore critico di successo o meglio una buona prassi che Semenzato ci ha suggerito è quella di ingaggiare nel progetto un primo nucleo di persone fortemente interessate ed appassionate al Web che possano fungere da traino coinvolgendo tutti gli altri colleghi.
Devo ammettere che quanto presentato mi ha molto colpito: ho trovato dei casi interessanti e molto avanzati, molto più avanzati di quanto non pensassi di trovare. Sebbene probabilmente la larga parte ancora della formazione viene svolta con modalità tradizionali esistono tuttavia dei formatori avanzati e indirizzati all’innovazione che non solo sperimentano ma portano in esercizio complesse ed avanzatissime soluzione di Learning 2.0.
by Walter Macorig | 23 May 2012 | Blog
Si è tenuto oggi alla fondazione CUOA l’evento “EuroCloud Day 2012” un convegno sul tema attualissimo del Cloud Computing organizzato in contemporanea in diverse città europee con interventi in videoconferenza tenuti da autorevoli referenti della Commissione Europea e con presenze locali per testimonianze di casi di successo nelle aziende.
EuroCloud Day, usando le stesse parole degli organizzatori, si definisce come
The largest online distributed Cloud Conference in the World
Ricordiamo a chi non lo sapesse che per Cloud Computing ci si riferisce a tutto quell’insieme di strumenti, metodologie e tecnologie che portano soluzione Informatiche facendole fruire da remoto attraverso la rete: in sostanza “programmi informatici” – di tutti i tipi per uso aziendale e personale – che vengono utilizzati subito pronti, chiavi in mano, fruiti direttamente da Internet su computer e palmari. Vedi su wikipedia la definizione di Cloud Computing.
Dopo l’apertura di rito siamo subito stati proiettati nello spirito dell’evento grazie alla videoconferenza in tempo reale che ci ha tenuto J.P. Billotte, presidente di EuroCloud Europe, che da Bruxelles ci ha introdotto ai temi della giornata e ci ha tracciato le linee strategiche di sviluppo del tema anche segnalandoci l’estremo grado di attenzione che tutti gli Stati Europei stanno ponendo nel Cloud.
E’ stato quindi il turno di Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione Europea e responsabile per l’implementazione dell’Agenda Digitale. Neelie ci ha manifestato il forte livello di attenzione che la Commissione sta ponendo a tutto il mondo digitale. Internet, l’informatica e tutte le tecnologie connesse sono viste come una straordinaria possibilità di sviluppo dell’economia e di efficientamento delle organizzazioni. Il fenomeno del Cloud si inserisce perfettamente nel quadro strategico dell’Agenda Digitale Europea. Oltre all’impatto nelle aziende di tutte le dimensioni ci si aspetta un importante beneficio anche in tutto l’universo delle Pubbliche Amministrazioni che potranno con queste metodologie conseguire importanti risultati di miglioramento dei processi organizzativi.
Successivamente vari relatori in sala – imprenditori, manager, avvocati..- si sono alternati portando i vari punti di vista sull’argomento segnalando l’alto livello di attenzione e soprattutto quanto il Cloud possa essere utile soprattutto alle PMI ovvero a quelle piccole aziende che alle volte fanno difficoltà ad affrontare gli investimenti in tecnologie informatiche sia per le barriere all’entrata in termini di investimenti che per le conoscenze tecniche spesso non presenti in azienda.
Invece grazie al Cloud tutti – anche i piccolissimi – possono accedere alle più moderne applicazioni informatiche pagando dei semplici canoni di utilizzo (un tanto al mese a seconda di quanti utenti lavorano) subito disponibili comodamente via Internet senza dover installare complesse procedure in azienda e senza doversi attrezzare con potenti server o altre apparecchiature.
Tra le relazioni merita una speciale menzione quella di Informatici senza Frontiere, una associazione senza scopo di lucro che offre gratuitamente servizi e tecnologie informatiche alle popolazioni svantaggiate del terzo mondo. Claudio Pieri – referente dell’associazione – ci ha raccontato di come grazie alle tecnologie di Cloud Computing il loro gruppo di volontari riesca facilmente ad offrire servizi e supporto ad ospedali e scuole nell’Africa Nera. Sicuramente una ulteriore ed interessante applicazione del mondo Cloud.
by Walter Macorig | 16 May 2012 | Blog
Siamo stati oggi al convegno eCommerce Forum a Milano, la maggiore e più autorevole manifestazione italiana del genere organizzata da Netcomm, il consorzio eCommerce di Confindustria.
I nostri clienti sempre più spesso ci chiedono di venire affiancati ed indirizzati per poter intraprendere in modo efficace iniziative di business on-line. Volevamo quindi indicazioni precise sulle tendenze in atto e ascoltare le esperienze dei fuori classe.
In apertura sono stati presentati i risultati della ricerca di mercato del Politecnico di Mlano sull’eCommerce. Come sempre molto ricca di dettagli e di stimoli interessanti. Noi da anni siamo abbonati alla sezione Premium del sito Osservatori.net del Politecnico e abbiamo accesso a tutte le loro ricerche i cui numeri possiamo quindi condividere con in nostri clienti.
Il business on-line sta crescendo in maniera costante e sono attesi forti incrementi nel corso del prossimo anno.
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