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Bando per la concessione di contributi alle PMI per l’accesso ai servizi digitali in modalità “cloud computing”

La Regione Veneto ha emesso un bando da 2,3 milioni di euro per sostenere l’utilizzo     del cloud computing nelle aziende. Proprio per diffondere lo sviluppo di servizi basati sul modello del “cloud computing” fra le imprese venete del software e dei servizi informatici la Regione Veneto ha previsto la concessione di contributi a fondo   perduto.

Il contributo potrà essere richiesto per la fruizione da parte di PMI venete dei      seguenti servizi digitali erogati in modalità cloud computing:

1.   Servizi applicativi Saas (Software as a Service), ovvero servizi applicativi fruiti in modalità cloud

2.  Servizi Informatici infrastrutturali Iaas (Infrastructure as a Service), ovvero servizi informatici infrastrutturali fruiti in modalità cloud

3.  Servizi digitali PaaS (Platform as a Service), ovvero un particolare tipo di servizio Cloud tramite il quale un Provider fornisce al cliente, non solo il servizio hardware ed il Sistema Operativo, ma anche le piattaforme applicative e tutta la cosiddetta “solution stack”, al fine di pubblicare le proprie applicazioni. In particolare, una solution stack è un particolare insieme di software in grado di fornire un servizio, quali, ad esempio, l’insieme di web server, database ed il supporto ad un linguaggio di programmazione. Un altro esempio di solution stack è l’unione di Sistema Operativo, middleware, database e applicativi. Attraverso il PaaS, l’acquisto, la configurazione, l’ottimizzazione e la gestione dell’hardware e del software di base sono completamente demandate al Provider; si riduce conseguentemente il carico di lavoro del personale IT e conseguentemente anche i costi per lo startup ed il mantenimento delle applicazioni. Attraverso il PaaS è inoltre possibile rendere scalabili le applicazioni fornendo maggiori risorse on demand.

La richiesta potrà riguardare la fruizione di uno o più servizi digitali erogati anche da fornitori diversi.

Saranno ammessi a finanziamento anche contratti in corso alla data di presentazione della domanda.

Il contributo viene erogato per la fruizione di uno o più servizi informativi, applicativi e/o  infrastrutturali, in modalità Cloud Computing.

Sarà riconosciuto un contributo sino al 75 per cento della spesa ammessa ed effettivamente sostenuta nei primi 12 mesi solari successivi:

• alla data di presentazione della domanda di concessione del contributo, nel caso di contratti in  corso a tale data;

oppure

• alla data di sottoscrizione del contratto, nel caso di contratti sottoscritti successivamente alla  presentazione della domanda stessa.

Il contributo complessivamente concedibile dovrà essere pari ad almeno 2.500 €  e non potrà essere superiore ad 20.000,00 €.

Possono partecipare al bando le PMI singole (imprese individuali, società cooperative, società di persone e società di capitali), così come definite dalla Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione del 6 maggio 2003, Allegato B, recepita con Decreto del Ministro delle Attività Produttive del 18 aprile 2005, che siano costituite con iscrizione al registro delle imprese, siano attive e dispongano di almeno una sede operativa ubicata nel territorio regionale attiva e funzionante, il tutto alla data di pubblicazione del presente Bando.

Per sede operativa localizzata nel Veneto si intende l’unità locale dotata di personale dedicato, attrezzature e strumenti telefonici e informatici nella quale si svolge il processo produttivo che beneficerà dell’erogazione di uno o più servizi in modalità cloud computing.

Sono ammissibili i costi effettivamente sostenuti dal beneficiario per la fruizione di uno o più servizi cloud computing, fino all’ammontare massimo finanziabile.  Esse devono riferirsi a servizi fruiti nei primi 12 mesi solari successivi:

a) alla data di presentazione della domanda di concessione del contributo, in caso di contratti in corso a tale data;

b) alla data di sottoscrizione del contratto, nel caso di contratti sottoscritti successivamente alla presentazione della domanda stessa.

L’ammissibilità dei costi e quindi il computo dei 12 mesi solari decorre dunque dalla data di presentazione della domanda, nell’ipotesi sub a) oppure dalla sottoscrizione del contratto nell’ipotesi sub b).

Sulla base del D.P.R. n. 196/2008 si possono considerare spese ammissibili:

– Spese a canone periodico o a consumo per l’utilizzo in modalità cloud di servizi digitali;

– spese per eventuali configurazioni/attivazioni iniziali una-tantum – per un valore massimo del 20% del costo complessivo ammesso e finanziato, solo nel caso di contratti sottoscritti successivamente alla presentazione della domanda di concessione del contributo.

Fashion Digital Meet promosso a pieni voti

Grande successo del Fashion Digital Meet, tenutosi il 24 ottobre scorso in Villa Foscarini Rossi a Stra (VE). Forse gli splendidi affreschi hanno contribuito a costruire un’atmosfera così frizzante e coinvolgente?
L’evento è stato l’occasione per introdurre in Italia il Bof, un particolare convegno interattivo molto diffuso negli USA, a cui hanno partecipato nomi di spicco del mondo dell’industria della moda e del digitale.
Sara Bellini, Mauro Tescaro, Laura Valagussa, Daniela Saccà, Giampaolo Chiello, Massimiliano Losego e Silvia Tebaldi si sono messi a disposizione dei quasi duecento studenti di scuole di design presenti nella sala, reagendo con positività a tutti gli stimoli offerti e trasmettendo con passione le loro esperienze di vita. A rompere il ghiaccio ci ha pensato Paolo Piacenza, moderatore dell’evento, che ha innanzitutto proposto ai relatori alcune curiose domande tratte dal celebre questionario di Proust (“Il tuo peggior difetto?”, “Il tuo motto?” E così via).
Poi è cominciata la vera e propria tavola rotonda: i ragazzi hanno deciso che era giunto il momento di mettere da parte la timidezza ed iniziare a fare domande riguardanti temi delicati quali l’occupazione giovanile nel settore fashion e le opportunità ad esso offerte dal mondo del digitale. Molti quesiti sono giunti anche dai social network, e chi non poteva assistere fisicamente si è collegato attraverso il live streaming predisposto appositamente (il video integrale è visibile qui).
Quali le professioni più richieste dalle imprese di moda? Come coniugare competenza ed esperienza? Come affrontare un colloquio? Perché il mondo del lavoro non assorbe gli studenti? Come si integrano le nuove tecnologie nel mondo della moda? Fino a che punto si può spingere la virtualizzazione dei modelli? Quali sono limiti ed opportunità dell’e-commerce nella moda? Sono solo alcuni degli spunti giunti dai partecipanti: tutte le tematiche sono state postate in diretta nella pagina Facebook “IDM Innovazione di Moda”, in modo da poter proseguire il dibattito nei social (oltre che sul blog innovazionemoda.org) anche nei giorni successivi all’evento.
In effetti, il tempo tiranno non ha permesso di andare oltre e sfruttare appieno il clima positivo e stimolante creatosi in sala. Ciò nonostante, al termine del dibattito, alcuni studenti dello IUSVE di Venezia si sono avvicinati ai relatori per intervistarli ulteriormente: tutti si sono dimostrati particolarmente entusiasti della modalità interattiva di svolgimento dell’evento, esprimendo il desiderio di ripetere l’esperienza il più presto possibile.
Ci sarà un altro Fashion Digital Meet in futuro? Questo non si può ancora sapere, ma il buon esito di questa prima edizione e la soddisfazione dei presenti (e non) lasciano almeno sperare che l’evento possa ripetersi anche l’anno prossimo.

Fashion Digital Meet

Cosa succede quando giovani studenti talentuosi delle scuole di moda e design incontrano manager del comparto del Fashion italiano ed esperti di Web 2.0 e Marketing Digitale? Facile: nasce il “Fashion Digital Meet”, non riconducibile ad un semplice convegno, ma ad una opportunità di confronto ed arricchimento per giovani che si approcciano per la prima volta al mondo del lavoro.
L’evento, organizzato da Fondazione Comunica in collaborazione con noi di MAS , appartiene al ciclo di incontri “Digital Meet”, ed è previsto per giovedì 24 ottobre 2013, dalle 10.00 alle 12.00, presso la caratteristica Villa Foscarini Rossi di Stra (VE), ed i posti disponibili sono limitati a 200.
Il tutto si svolgerà all’interno di tavola rotonda interattiva, aperta alle domande e ai contributi giunti dai presenti e non, sia tramite interventi in aula, che attraverso post nella pagina Facebook di Innovazione Moda: in questo modo si vogliono sfruttare le potenzialità offerte dalla tecnologia per fornire agli studenti uno strumento innovativo e, perché no, divertente, al fine di far emergere qualsiasi tipo di quesito abbattendo ogni barriera di timidezza e di spazio.
Infatti l’evento prevede la lettura in diretta dei commenti inviati per mezzo dell’hashtag ufficiale #FashionDigitalMeet e la pubblicazione live delle relative risposte, agevolando la creazione di uno spazio condiviso di conoscenze e spunti sul delicato tema delle opportunità di lavoro per i giovani, negli affascinanti ed attuali settori della moda del digitale. Il meeting si ispira, dunque, al Bof (“Birds of a feather”), ovvero una particolare tipologia di convegno interattivo usato prevalentemente in California nella Silicon Valley (patria di Internet), che oggi arriva per la prima volta in Italia proprio in occasione della Digital Meet.

Tutti i contenuti pubblicati saranno raccolti online tramite uno Storify dell’evento, ma non finisce qui: foto, interventi e considerazioni saranno visibili sul sito www.digitalmeet.it e sul blog www.innovazionemoda.org , in modo da rendere l’incontro un’occasione di crescita e formazione anche nei giorni successivi.
Relatori dell’evento saranno figure di spicco del mondo dell’italian fashion e del digital marketing, come Sara Bellini (componente Sezione Moda Confindustria Padova), Giampaolo Chiello (consulente di strategie internet ed amministratore delegato “Share your passion-Italy”), Massimiliano Losego (CEO di Atman, agenzia digitale), Daniela Saccà (HR manager di Rossimoda S.p.A.-LVHM Fashion Division), Silvia Tebaldi (coordinatrice attività extracurricolari fashion I.I.S. Ruzza), Mauro Tescaro (Direttore del Politecnico Calzaturiero), Laura Valagussa (Direttore Lifestyle Business RTT-Italy & South EU).
I protagonisti, però, saranno anche gli studenti di scuole di Fashion come il Politecnico Calzaturiero di Stra, l’I.I.S. E. Usuelli Ruzza di Padova, l’I.I.S. Sandro Pertini di Camposampiero, ma anche del corso di laurea magistrale in “Web marketing and digital communication”, afferente allo IUSVE di Venezia.
Tuttavia, chiunque altro fosse interessato ad aderire lo può fare contattando MAS tramite l’apposito form, indipendentemente dal fatto che sia uno studente o un semplice appassionato del tema.
Allora cosa aspettate? Potete partecipare anche voi, ma attenzione: sono disponibili gli ultimi posti, non lasciatevi scappare questa possibilità di crescita e arricchimento!

Disponibilità di finanziamenti a fondo perduto della Regione Veneto

POR Azione 5.1.1 “Cooperazione interregionale”
Risorse finanziarie complessive disponibili: 6.445.387,82 euro

Importante opportunità per le aziende venete di partecipare ad un bando della Regione Veneto per progetti di innovazione, di ricerca industriale e sviluppo sperimentale a carattere interregionale

FINALITA’
Il bando ha l’obiettivo di sviluppare la competitività del sistema produttivo regionale mediante il sostegno a progetti innovativi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale a carattere interregionale, nell’ottica di stimolare la collaborazione, tra imprese e organismi di ricerca al di fuori del territorio regionale.

I contributi sono concessi a fondo perduto per progetti che vedano la partecipazione di un partenariato composto almeno da un partner veneto e da un partner estero(impresa o organismo di ricerca aventi sede legale in uno Stato Membro diverso dall’Italia.) appartenente a uno degli Stati membri dell’Unione europea.

La Regione Veneto finanzia soltanto la parte di progetto svolta dal partner veneto. Le imprese o gli organismi di ricerca esteri che partecipano al progetto possono essere finanziati da proprie autorità o agenzie di finanziamento, regionali o nazionali, oppure, da fondi propri.

ATTIVITA’ FINANZIABILI
Sono finanziabili, a titolo esemplificativo, attività di ricerca industriale che, partendo dallo status quo aziendale, portino:

– all’acquisizione di nuove conoscenze per la messa a punto di nuovi prodotti, processi o servizi;
– all’acquisizione di nuove conoscenze volte a migliorare notevolmente prodotti, processi o servizi esistenti;
– alla creazione di componenti di sistemi complessi ad esclusione dei prototipi.
Sono inoltre finanziabili, sempre a titolo esemplificativo, attività di sviluppo sperimentale:

per la produzione di piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati;
per la definizione concettuale, pianificazione e documentazione concernente nuovi prodotti, processi e servizi;

BENEFICIARI
Possono presentare domanda le micro, piccole e medie imprese (PMI), singole o associate in raggruppamenti temporanei d’impresa (RTI), i quali devono costituirsi esclusivamente per la realizzazione dell’intervento.

Può presentare domanda anche una grande impresa esclusivamente se:

Componente di un RTI in cui gli altri partecipanti siano PMI;
Dimostri l’effetto di incentivazione prescritto dall’art. 8, paragrafo 3, lettere a), b), c) e d) del regolamento (CE) n. 800/2008.

SPESE AMMISSIBILI
– personale direttamente impiegato nel progetto (ricercatori e tecnici);
– acquisto di strumenti e attrezzature utilizzate per il progetto e per la sua durata;
– costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevettI;
– spese generali supplementari direttamente imputabili al progetto di ricerca nella misura massima del 5% del costo totale del progetto;
– altri costi diretti, ovvero costi per l’acquisizione di materiali e lavorazioni direttamente imputabili all’attività di ricerca o alla realizzazione dei prototipi e/o impianti pilota qualora precisamente documentabili e direttamente imputabili al progetto per un importo complessivo non superiore al 10% del costo totale del progetto;
– costi per la certificazione della spesa;
– costi per la fideiussione necessaria per l’ottenimento dell’anticipazione;
– spese di viaggio e soggiorno, organizzazione e partecipazione ad incontri del progetto, anche esteri.

INTENSITA’ AIUTI
Fino all’80% delle spese del progetto (intensità variabile in funzione della tipologia di investimento e della dimensione dell’impresa)

La MAS da tempo opera nell’ambito della finanza agevolata, ed è in grado di valutare la fattibilità del progetto di ricerca, sviluppo, trasferimento tecnologico e innovazione, e di assistere l’azienda assegnataria nella varie fasi dell’iter (stesura del progetto, presentazione, monitoraggio e rendicontazione finale).
Per ogni ulteriore approfondimento in merito, può contattare il ns referente interno per la Finanza agevolata Dr. Gianmaria Salvato al numero 3450361712 oppure all’indirizzo e-mail gianmaria.salvato@mas.mn

Misura straordinaria “Anticrisi”

Nuove modalità operative per i principali Fondi di rotazione

 

Con DGR del 17/04/2012, la Giunta Regionale del Veneto ha ridefinito un nuovo Piano Straordinario Anticrisi per gli esercizi 2012 e 2013, individuando nuove modalità operative per i principali Fondi di rotazione regionali(L.R. 1/1999, L.R. 05/2001, L.R. 02/2002 e L.R. 33/2002).

In particolare, la nuova Misura Anticrisi amplia l’utilizzo dei Fondi di rotazione sopra indicati per operazioni di supporto finanziario agevolato (durata massima 60 mesi)destinate a fornire nuova liquidità alle PMI della Regione del Veneto nei seguenti casi:

  1. a fronte di crediti commerciali insoluti;
  2.  a fronte di crediti scaduti verso la Pubblica Amministrazione;
  3.  a fronte di rimborsi di finanziamenti a m/l termine attivati per investimenti aziendali;
  4.  per anticipazioni di ordini e/o contratti di fornitura di beni e/o servizi;

Le operazioni potranno essere assistite da garanzia/cogaranzia agevolata prevista dal Fondo regionale di garanzia (ex DGR 1116/11)  per i settori artigianato, commercio, secondario e terziario e dal Fondo regionale di garanzia e controgaranzia per il settore turismo (ex DGR 3626/09).

Le operazioni potranno essere assistite da garanzia/cogaranzia agevolata prevista dal Fondo regionale di garanzia per i settori artigianato, commercio, secondario e terziario e dal Fondo regionale di garanzia e controgaranzia per il settore turismo.

 

Vengono inoltre introdotte le seguenti novità (per gli esercizi 2012 e 2013):

– L.R. 05/2001, per le finalità di consolido di passività a breve, riequilibrio finanziario aziendale e ricapitalizzazione, l’importo massimo concedibile passa dagli attuali 350 mila Euro a 500 mila Euro, limite di importo anche di più operazioni agevolate riferite alla medesima impresa e contemporaneamente in ammortamento;
– L.R. 02/2002, per le finalità di consolido di passività a breve, riequilibrio finanziario aziendale e ricapitalizzazione, l’importo massimo del finanziamento, pari a 300 mila Euro, è da intendersi quale limite di importo anche di più operazioni agevolate riferite alla medesima impresa e contemporaneamente in ammortamento.

 

FONDO REGIONALE DI GARANZIA PER LE PMI  

Altra novità di recente avvio è il Fondo Regionale di Garanzia per le PMI: un nuovo e fondamentale strumento per le imprese venete che necessitano, per attuare nuovi investimenti produttivi, di adeguata copertura finanziaria e incontrano difficoltà di accesso al credito a causa delle avverse condizioni dei mercati finanziari. Veneto Sviluppo, attraverso il Fondo Regionale, rilascia garanzie a prima richiesta a condizioni agevolate per le PMI su finanziamenti a medio-lungo termine. Le garanzie rilasciate permetteranno alle banche finanziatrici richiedenti di attenuare il rischio di credito e contenere gli assorbimenti patrimoniali in conformità alla normativa di vigilanza. Ne conseguono attesi benefici in termini di accessibilità e fruibilità di nuova finanza da parte delle imprese.

 

Per ulteriori informazioni clicca qui

La MAS da tempo opera nell’ambito della finanza agevolata, ed è in grado di valutare la fattibilità del progetto di ricerca, sviluppo, trasferimento tecnologico e innovazione, e di assistere l’azienda assegnataria nella varie fasi dell’iter (stesura del progetto, presentazione, monitoraggio e rendicontazione finale). Per ogni ulteriore approfondimento in merito, può contattare il ns referente interno per la Finanza agevolata Dr. Gianmaria Salvato al numero 345 0361712 oppure all’indirizzo e-mail gianmaria.salvato@mas.mn

Come disegnare le mappe del valore “Value Stream”

Tutti oramai conoscono l’importanza delle mappe del Valore, le cosiddette Value Stream o VSM utilizzate dai manager e dai consulenti direzionali per rappresentare il flusso del valore all’interno di una organizzazione. Vedi su Wikipedia la Definizione di VSM per un riassunto.

Ma la domanda è: come si disegnano nella pratica tali mappe ? La letteratura ci invita a farlo a mano utilizzando grandi fogli A1 o A2 su cui si incollano i pittogrammi delle VSM o dei post-it colorati. In teoria questa modalità “fisica” inviterebbe il gruppo di lavoro al confronto e stimolerebbe le idee e la collaborazione.

Alcuni consulenti di nuova impostazione – come noi ??? – invece preferiscono operare direttamente a computer. In ogni caso anche se la mappa inizialmente viene disegnata su carta in un secondo momento viene comunque inserita a computer.

Come si disegnano le mappe VSM a computer ?

Da sempre il programma di disegno 2D per eccellenza è VISIO, un programma molto potente e facile da usare lanciato nel 1992 da una società indipendente e successivamente acquisito nel 2000 da Microsoft. Ovviamente questo ha comportato una grande notorietà e diffusione dello strumento che ora è parte integrante della suite Office. Di fatto il formato Visio e i file con estensione VSD e VSX sono lo standard de-facto per lo scambio di file 2D.

Ma negli ultimi anni stiamo assistendo ad una diffusione sempre crescente nell’uso dei PC della Apple: i Mac, nei vari modelli. Noi tutti ad esempio in MAS usiamo il Mac da tempo. Ma anche nelle grosse corporation stiamo notando che si inizia ad affermare – specie tra i top manager – l’uso dei Mac.

Come si disegnano le mappe VSM nel MAC ?

Da sempre i programmi di disegno 2D per Mac – se volete gli omologhi di Visio per PC – sono due: Omnigraffle e Conceptdraw.
In verità la maggior parte degli utenti Mac da sempre preferisce Omnigraffle, più potente e meglio compatibile con i formati Visio. Questa preferenza si è ultimamente accentuata: ora in genere per un utente Conceptdraw esistono 10 utenti Omnigraffle come ci rappresenta il seguente grafico:

Tutti i programmi di disegno 2D vengono corredati di librerie grafiche – chiamate “stencil” – con i pittogrammi tipici delle varie necessità di disegno riferite aqd esempio ad: architettura, componenti elettrici, reti di computer…

Per disegnare le mappe del valore VSM però Omnigraffle non offre una specifica libreria mentre ne esiste una per Conceptdraw, tra l’altro fatta molto bene.
Tuttavia nel mondo Omnigraffle esiste il sito indipendente www.graffletopia.com che raccoglie migliaia di librerie di stencil aggiuntivi. Per le VSM esiste un libreria del 2009 che però non è completa e presenta dei problemi di utilizzo in quanto molti pittogrammi non sono estensibili ma fissi.

Ebbene noi di MAS ci siamo armati di pazienza ed abbiamo confezionata una nuova libreria VSM per Omnigraffle – completa dei principali simboli – che abbiamo reso disponibile gratuitamente a tutti attraverso Graffletopia.

Chi vuole disegnare le mappe del valore Value Stream VSM su Mac ora può finalmente farlo con il potente programma Omnigraffle usando la nostra libreria Value Stream Mapping v2 che si può scaricare qui.

Activity Based Costing (ABC) e vantaggi della sua applicazionie nelle PMI

La Activity Based Costing (ABC) è un metodo di analisi dei costi che fornisce dati sull’effettiva incidenza dei costi associati a ciascun prodotto e ciascun servizio venduto a prescindere da quale sia la sua struttura organizzativa dell’azienda.
I molteplici cambiamenti cui si è assistito nel corso degli ultimi decenni, accentuati dalla recente crisi finanziaria, hanno contribuito a delineare uno scenario sociale, economico e produttivo profondamente diverso rispetto al passato, sancendo progressivamente la necessità e l’urgenza di un’evoluzione, soprattutto in chiave strategica, di alcuni degli strumenti di programmazione e controllo tradizionalmente impiegati.
In particolare, in tempi più recenti, si è posto in dubbio il permanere dell’utilità di strumenti del tipo dei sistemi di contabilità analitica strutturati e condotti attraverso la metodologia della “localizzazione dei costi” , dei sistemi di budgeting e di analisi degli scostamenti e di strumenti come il “break even point”.
Nonostante la validità delle suddette critiche, si può affermare che la tradizionale contabilità per centri di costo può rappresentare ancora oggi un valido modello di riferimento in sede di impostazione della contabilità analitica; essa, infatti, se ben progettata ed implementata, permette, meglio di altre modalità di calcolo, l’imputazione dei costi ; essa, cioè, a determinate condizioni, si dimostra in grado di imputare i costi ai loro oggetti di riferimento in base all’effettivo contributo che i sottostanti fattori della produzione danno all’ottenimento dell’oggetto stesso.
Nei contesti moderni di aziende che producono prodotti molto diversificati le metodologie tradizionali di costing sono ormai infatti incapaci di determinare un costo pieno di prodotto privo di distorsioni, questo perché i costi indiretti vengono “spalmati” sui prodotti assegnando quote di costi che non riflettono l’effettivo consumo di risorse; questo porta a generare delle sovvenzioni incrociate fra i prodotti (sottostima del costo unitario di produzione dei prodotti a basso volume e alta complessità e, di contro, sovrastima del costo unitario di produzione dei prodotti ad alto volume e bassa complessità)
Scopo dell’analisi attraverso il metodo ABC è quello di analizzare l’impresa, ponendo domande il focus sulla produttività, ovvero in quali attività sono coinvolti i dipendenti?, quanto costano le attività in termini di tempo, denaro e risorse umane? quali sono produttive e quali no? e quali necessarie anche se non direttamente produttive? ci sono attività non a valore aggiunto che posso essere eliminate? le risorse umane sono impiegate in modo ottimale o ci sono attività che necessitano incrementi/riduzioni di personale?

L’ABC permette quindi di controllare i costi e di gestirli in modo dinamico in modo da essere in linea con l’andamento del mercato e, soprattutto, del valore che il mercato attribuisce al prodotto o servizio che si desidera vendere.
Il pregio dell’ABC è che è applicabile sia in grandi organizzazioni che in piccole realtà, permette inoltre di fare analisi realistiche sulla propria produttività e professionalità, riducendo il rischio di tagli di budget irrazionali o, al contrario, di investimenti ingiustificati in settori a scarso potenziale di crescita. Un’analisi condotta con la metodologia ABC agevola le scelte in materia di organizzazione del flusso produttivo aziendale, facilità la riduzione degli sprechi e l’impiego ottimale sia delle diverse professionalità interne aziendali (risorse umane) sia delle risorse materiali.
La logica di funzionamento della metodologia ABC è basata sul fatto che:
• sono le attività che consumano risorse e, di conseguenza, che generano costi
• i prodotti richiedono lo svolgimento di attività di diversa natura
• i costi imputati ai prodotti dovrebbero riflettere l’assorbimento o fabbisogno di attività e di risorse espresso dai prodotti

Ospiti di Texa: quando le Persone sono Pietre

Ho partecipato oggi all’evento organizzato dall’amico Ferdinando Azzariti “Capitale Umano o persone? Quando le persone sono Pietre!” presso la nuova sede della Texa a Monastier di Treviso.

La Texa è un’azienda hi-tech Veneta che progetta e produce sistemi di diagnostica per il mondo automobilistico ed agricolo… Una storia di eccellenza, di valori del territorio e di successi internazionali… E’ nota la passione che il patron di Texa, Bruno Vianello, pone sui suoi collaboratori… testimonianza ne è questa nuova splendida sede che ci ospita e che ci viene fatta visitare: oltre agli spazi di lavoro, i grandi uffici, la fabbrica dotata dei più moderni impianti mi hanno particolarmente colpito le zone franche: il grazioso museo interno, una zona mensa che pare quasi un ristorantino alla moda, un bistrot per il relax, una zona biliardo, un bellissimo giardino con vialetti, fontane ed installazioni d’acciaio e cristallo… Insomma un posto dove si viene a lavorare volentieri.

Non poteva Ferdinando Azzariti – presidente del Salone Impresa – pensare ad una location migliore per trattare il tema dello Sviluppo del Capitale Umano.

In apertura ai lavori la consulente Sara Dal Farra di PWC ci ha introdotto al tema della valorizzazione delle Risorse Umane, citando studi di settore, aspetti metodologici ed indicandoci dei pragmatici suggerimenti per approcciare i programmi di miglioramento in quest’area.

E’ stata quindi il turno della tavola rotonda. Un gruppo di manager ed imprenditori, incalzati dalle domande di Ferdinando Azzariti e del pubblico, hanno fornito il loro punto di vista sul tema.

Bruno Vianello presidente di Texa e padrone di casa di ha spiegato le ragioni per le quali è rimasto in Italia e non ha ceduto alle tentazioni di delocalizzare: se non si investe nel territorio si è destinati ad impoverirsi in breve tempo. Nella sua azienda i suoi 450 dipendenti vengono chiamati “appartenenti”: ciascuno si sente parte dell’azienda e porta una parte di se in ufficio ogni mattina.

Alberto Zanatta – direttore generale di Tecnica – leader mondiale nel settore dell’articolo sportivo invernale – ci ha raccontato della trasformazione della sua azienda da gruppo famigliare fondato e guidato dal padre a società multinazionale con 1.700 dipendenti e manager internazionali.

Roberto Siagri – presidente di Eurotech, società che produce sistemi di microcomputer e che si avvale di circa 450 collaboratori ci ha spiegato delle complessità a gestire una struttura multinazionale – basata su team di progetto nei quali convivono talenti con fortissime capacità tecniche e manager con una forte componente di “Intelligenza Emotiva”.

Barbara Donadon – direttore generale di Altana, abbigliamento per bambino – con i suoi circa 200 dipendenti crea ed emoziona continuamente i propri clienti – mamme e papà di bambini – attraverso la creazione di prodotti fashion per piccoli uomini. Il contesto creativo e le sfidanti complessità di mercato che richiedono sempre maggiore velocità richiedono una particolare attenzione allo sviluppo delle risorse umane.

Angelica Pavan – direttore marketing della Pavan Ernesto, attrezzature per l’edilizia – rappresenta la quarta generazione della famiglia. In effetti la piccola struttura di circa 60 collaboratori viene gestita come una famiglia, con le attenzioni e la vicinanza alle persone… E anche questo tipo di gestione ha saputo portare l’azienda a fronteggiare con efficacia la crisi e ad iniziare ad aprirsi ai mercati internazionali.

Un “bravo” di cuore a Ferdinando Azzariti e a tutto il suo staff per la sua curatissima organizzazione.
Un grazie ai padroni di casa, a Bruno Vianello e a tutta la Texa.

Nuovi finanziamenti INAIL per il 2013

Anche quest’anno l’INAIL mette a disposizione finanziamenti per le imprese che intendono migliorare la sicurezza e la salute nei propri luoghi di lavoro. L’ammontare dei fondi messo a disposizione è pari a 155 milioni di euro.Il contributo, pari al 50% dell’investimento, per un massimo di 100.000 euro, viene erogato dopo la verifica tecnica e relativa realizzazione del progetto.La finestra disponibile per la presentazione della domanda va dal 15 gennaio 2013 al 14 marzo 2013. Come per gli anni precedenti, i finanziamenti, a fondo perduto, verranno assegnati secondo l’ordine cronologico di invio ed esaurimento.

L’INAIL riconosce inoltre una riduzione del premio assicurativo alle aziende con dipendenti, attive da almeno due anni e che abbiano realizzato, nell’anno precedente alla richiesta, interventi di prevenzione per migliorare le condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Le percentuali di risparmio sul premio variano in relazione alla dimensione aziendale e sono più elevate per le aziende più piccole. La domanda in questione deve essere presentata entro il 28 febbraio 2013.

MAS ha maturato notevole esperienza relativamente alla presentazione della domanda e gestione degli aspetti amministrativi legati alla rendicontazione da presentare. Pertanto invitiamo le aziende interessate a contattarci per qualunque tipo di delucidazione.

Ciclo di seminari: “la moda verso un araba fenice”

Realizzata in collaborazione con CNA Veneto, con Unione Federmoda ed Ecipa, e con il contributo di Ebav questa iniziativa ha affrontato temi estremamente attuali quali:

Marketing innovativo per le piccole imprese

Padova 9 Ottobre 2012 @CNA Vicenza

Relatori: Walter Macorig, Simone Ardoino

L’incontro ha puntato l’attenzione sulla rivoluzione portata da internet e dal web che, anche per le piccole imprese, mette a disposizione in modo facile ed economico strumenti di marketing alternativi per la promozione delle proprie attività, la vendita di prodotti e servizi e per la gestione delle collaborazioni in azienda e del rapporto con i clienti. Per conoscere questi strumenti e utilizzare le nuove potenzialità in modo consapevole ed efficace bisogna però conoscerne opportunità e segreti. Sono stati Walter Macorig, consulente gestionale di MAS Managing Network, e Simone Ardoino, social media strategist e fondatore di Creare PassaParola, ad offrire una panoramica sulle nuove tipologie di strumenti disponibili, spiegando i benefici che possono trarne le aziende. E’ stato approfondito anche il tema del “passaparola online” cioè come sfruttare la rete per generare e attirare un forte interesse sui propri prodotti o servizi.

 

Made in Italy: un marchio o un valore?

Padova 13 Novembre 2012 @CNA Padova 

Relatori: Walter Macorig, Riccardo Manente

I prodotti Fashion realizzati in Italia dalle sapienti mani di abili artigiani suscitano ancora un grande fascino nei consumatori più esigenti di tutto il mondo.Le grandi aziende della moda lo sanno bene ed alcune stanno infatti potenziando l’utilizzo di forniture italiane nelle proprie produzioni. Altri piccoli imprenditori stanno invece affrontando in modo autonomo il lancio di propri marchi indipendenti rivolti al mercato internazionale.  Chi sono i nuovi committenti? Cosa cercano? Come ci si attrezza per far fronte alle loro richieste?

Rischi ed opportunità dei due diversi modelli a confronto.  Discussione su quelle che sono le logiche con cui le grandi e piccole aziende della moda selezionano i fornitori.

E’ stato presentato presentato il caso di studio di una piccola azienda relativo alla creazione di nuovo marchio Fashion del Made-in-Italy.

 

Le reti d’impresa e i grandi committenti

Padova 8 Gennaio  2011 @CNA Treviso

Relatore: Walter Macorig

Le grandi aziende internazionali della moda sono in continua evoluzione: per ottenere risultati sempre migliori utilizzano sofisticati ed innovativi modelli organizzativi e sono alla ricerca di partner che possano aiutarli nelle sfide competitive integrandosi alle proprie logiche gestionali. Sono state presentatele principali tendenze in atto nella innovazione organizzativa dei grandi gruppi della moda. Sono state illustrate delle potenzialità di attrattività delle aziende artigiane e successivamente è stata valutata l’opportunità di creare aggregazioni di piccole imprese per meglio servire i grandi gruppi.

E’ stato presentato il caso studio di un percorso di aggregazione nel settore moda.