Disponibilità di finanziamenti a fondo perduto della Regione Veneto

Disponibilità di finanziamenti a fondo perduto della Regione Veneto

POR Azione 5.1.1 “Cooperazione interregionale”
Risorse finanziarie complessive disponibili: 6.445.387,82 euro

Importante opportunità per le aziende venete di partecipare ad un bando della Regione Veneto per progetti di innovazione, di ricerca industriale e sviluppo sperimentale a carattere interregionale

FINALITA’
Il bando ha l’obiettivo di sviluppare la competitività del sistema produttivo regionale mediante il sostegno a progetti innovativi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale a carattere interregionale, nell’ottica di stimolare la collaborazione, tra imprese e organismi di ricerca al di fuori del territorio regionale.

I contributi sono concessi a fondo perduto per progetti che vedano la partecipazione di un partenariato composto almeno da un partner veneto e da un partner estero(impresa o organismo di ricerca aventi sede legale in uno Stato Membro diverso dall’Italia.) appartenente a uno degli Stati membri dell’Unione europea.

La Regione Veneto finanzia soltanto la parte di progetto svolta dal partner veneto. Le imprese o gli organismi di ricerca esteri che partecipano al progetto possono essere finanziati da proprie autorità o agenzie di finanziamento, regionali o nazionali, oppure, da fondi propri.

ATTIVITA’ FINANZIABILI
Sono finanziabili, a titolo esemplificativo, attività di ricerca industriale che, partendo dallo status quo aziendale, portino:

– all’acquisizione di nuove conoscenze per la messa a punto di nuovi prodotti, processi o servizi;
– all’acquisizione di nuove conoscenze volte a migliorare notevolmente prodotti, processi o servizi esistenti;
– alla creazione di componenti di sistemi complessi ad esclusione dei prototipi.
Sono inoltre finanziabili, sempre a titolo esemplificativo, attività di sviluppo sperimentale:

per la produzione di piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati;
per la definizione concettuale, pianificazione e documentazione concernente nuovi prodotti, processi e servizi;

BENEFICIARI
Possono presentare domanda le micro, piccole e medie imprese (PMI), singole o associate in raggruppamenti temporanei d’impresa (RTI), i quali devono costituirsi esclusivamente per la realizzazione dell’intervento.

Può presentare domanda anche una grande impresa esclusivamente se:

Componente di un RTI in cui gli altri partecipanti siano PMI;
Dimostri l’effetto di incentivazione prescritto dall’art. 8, paragrafo 3, lettere a), b), c) e d) del regolamento (CE) n. 800/2008.

SPESE AMMISSIBILI
– personale direttamente impiegato nel progetto (ricercatori e tecnici);
– acquisto di strumenti e attrezzature utilizzate per il progetto e per la sua durata;
– costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevettI;
– spese generali supplementari direttamente imputabili al progetto di ricerca nella misura massima del 5% del costo totale del progetto;
– altri costi diretti, ovvero costi per l’acquisizione di materiali e lavorazioni direttamente imputabili all’attività di ricerca o alla realizzazione dei prototipi e/o impianti pilota qualora precisamente documentabili e direttamente imputabili al progetto per un importo complessivo non superiore al 10% del costo totale del progetto;
– costi per la certificazione della spesa;
– costi per la fideiussione necessaria per l’ottenimento dell’anticipazione;
– spese di viaggio e soggiorno, organizzazione e partecipazione ad incontri del progetto, anche esteri.

INTENSITA’ AIUTI
Fino all’80% delle spese del progetto (intensità variabile in funzione della tipologia di investimento e della dimensione dell’impresa)

La MAS da tempo opera nell’ambito della finanza agevolata, ed è in grado di valutare la fattibilità del progetto di ricerca, sviluppo, trasferimento tecnologico e innovazione, e di assistere l’azienda assegnataria nella varie fasi dell’iter (stesura del progetto, presentazione, monitoraggio e rendicontazione finale).
Per ogni ulteriore approfondimento in merito, può contattare il ns referente interno per la Finanza agevolata Dr. Gianmaria Salvato al numero 3450361712 oppure all’indirizzo e-mail gianmaria.salvato@mas.mn

Activity Based Costing (ABC) e vantaggi della sua applicazionie nelle PMI

Activity Based Costing (ABC) e vantaggi della sua applicazionie nelle PMI

La Activity Based Costing (ABC) è un metodo di analisi dei costi che fornisce dati sull’effettiva incidenza dei costi associati a ciascun prodotto e ciascun servizio venduto a prescindere da quale sia la sua struttura organizzativa dell’azienda.
I molteplici cambiamenti cui si è assistito nel corso degli ultimi decenni, accentuati dalla recente crisi finanziaria, hanno contribuito a delineare uno scenario sociale, economico e produttivo profondamente diverso rispetto al passato, sancendo progressivamente la necessità e l’urgenza di un’evoluzione, soprattutto in chiave strategica, di alcuni degli strumenti di programmazione e controllo tradizionalmente impiegati.
In particolare, in tempi più recenti, si è posto in dubbio il permanere dell’utilità di strumenti del tipo dei sistemi di contabilità analitica strutturati e condotti attraverso la metodologia della “localizzazione dei costi” , dei sistemi di budgeting e di analisi degli scostamenti e di strumenti come il “break even point”.
Nonostante la validità delle suddette critiche, si può affermare che la tradizionale contabilità per centri di costo può rappresentare ancora oggi un valido modello di riferimento in sede di impostazione della contabilità analitica; essa, infatti, se ben progettata ed implementata, permette, meglio di altre modalità di calcolo, l’imputazione dei costi ; essa, cioè, a determinate condizioni, si dimostra in grado di imputare i costi ai loro oggetti di riferimento in base all’effettivo contributo che i sottostanti fattori della produzione danno all’ottenimento dell’oggetto stesso.
Nei contesti moderni di aziende che producono prodotti molto diversificati le metodologie tradizionali di costing sono ormai infatti incapaci di determinare un costo pieno di prodotto privo di distorsioni, questo perché i costi indiretti vengono “spalmati” sui prodotti assegnando quote di costi che non riflettono l’effettivo consumo di risorse; questo porta a generare delle sovvenzioni incrociate fra i prodotti (sottostima del costo unitario di produzione dei prodotti a basso volume e alta complessità e, di contro, sovrastima del costo unitario di produzione dei prodotti ad alto volume e bassa complessità)
Scopo dell’analisi attraverso il metodo ABC è quello di analizzare l’impresa, ponendo domande il focus sulla produttività, ovvero in quali attività sono coinvolti i dipendenti?, quanto costano le attività in termini di tempo, denaro e risorse umane? quali sono produttive e quali no? e quali necessarie anche se non direttamente produttive? ci sono attività non a valore aggiunto che posso essere eliminate? le risorse umane sono impiegate in modo ottimale o ci sono attività che necessitano incrementi/riduzioni di personale?

L’ABC permette quindi di controllare i costi e di gestirli in modo dinamico in modo da essere in linea con l’andamento del mercato e, soprattutto, del valore che il mercato attribuisce al prodotto o servizio che si desidera vendere.
Il pregio dell’ABC è che è applicabile sia in grandi organizzazioni che in piccole realtà, permette inoltre di fare analisi realistiche sulla propria produttività e professionalità, riducendo il rischio di tagli di budget irrazionali o, al contrario, di investimenti ingiustificati in settori a scarso potenziale di crescita. Un’analisi condotta con la metodologia ABC agevola le scelte in materia di organizzazione del flusso produttivo aziendale, facilità la riduzione degli sprechi e l’impiego ottimale sia delle diverse professionalità interne aziendali (risorse umane) sia delle risorse materiali.
La logica di funzionamento della metodologia ABC è basata sul fatto che:
• sono le attività che consumano risorse e, di conseguenza, che generano costi
• i prodotti richiedono lo svolgimento di attività di diversa natura
• i costi imputati ai prodotti dovrebbero riflettere l’assorbimento o fabbisogno di attività e di risorse espresso dai prodotti

Ospiti di Texa: quando le Persone sono Pietre

Ospiti di Texa: quando le Persone sono Pietre

Ho partecipato oggi all’evento organizzato dall’amico Ferdinando Azzariti “Capitale Umano o persone? Quando le persone sono Pietre!” presso la nuova sede della Texa a Monastier di Treviso.

La Texa è un’azienda hi-tech Veneta che progetta e produce sistemi di diagnostica per il mondo automobilistico ed agricolo… Una storia di eccellenza, di valori del territorio e di successi internazionali… E’ nota la passione che il patron di Texa, Bruno Vianello, pone sui suoi collaboratori… testimonianza ne è questa nuova splendida sede che ci ospita e che ci viene fatta visitare: oltre agli spazi di lavoro, i grandi uffici, la fabbrica dotata dei più moderni impianti mi hanno particolarmente colpito le zone franche: il grazioso museo interno, una zona mensa che pare quasi un ristorantino alla moda, un bistrot per il relax, una zona biliardo, un bellissimo giardino con vialetti, fontane ed installazioni d’acciaio e cristallo… Insomma un posto dove si viene a lavorare volentieri.

Non poteva Ferdinando Azzariti – presidente del Salone Impresa – pensare ad una location migliore per trattare il tema dello Sviluppo del Capitale Umano.

In apertura ai lavori la consulente Sara Dal Farra di PWC ci ha introdotto al tema della valorizzazione delle Risorse Umane, citando studi di settore, aspetti metodologici ed indicandoci dei pragmatici suggerimenti per approcciare i programmi di miglioramento in quest’area.

E’ stata quindi il turno della tavola rotonda. Un gruppo di manager ed imprenditori, incalzati dalle domande di Ferdinando Azzariti e del pubblico, hanno fornito il loro punto di vista sul tema.

Bruno Vianello presidente di Texa e padrone di casa di ha spiegato le ragioni per le quali è rimasto in Italia e non ha ceduto alle tentazioni di delocalizzare: se non si investe nel territorio si è destinati ad impoverirsi in breve tempo. Nella sua azienda i suoi 450 dipendenti vengono chiamati “appartenenti”: ciascuno si sente parte dell’azienda e porta una parte di se in ufficio ogni mattina.

Alberto Zanatta – direttore generale di Tecnica – leader mondiale nel settore dell’articolo sportivo invernale – ci ha raccontato della trasformazione della sua azienda da gruppo famigliare fondato e guidato dal padre a società multinazionale con 1.700 dipendenti e manager internazionali.

Roberto Siagri – presidente di Eurotech, società che produce sistemi di microcomputer e che si avvale di circa 450 collaboratori ci ha spiegato delle complessità a gestire una struttura multinazionale – basata su team di progetto nei quali convivono talenti con fortissime capacità tecniche e manager con una forte componente di “Intelligenza Emotiva”.

Barbara Donadon – direttore generale di Altana, abbigliamento per bambino – con i suoi circa 200 dipendenti crea ed emoziona continuamente i propri clienti – mamme e papà di bambini – attraverso la creazione di prodotti fashion per piccoli uomini. Il contesto creativo e le sfidanti complessità di mercato che richiedono sempre maggiore velocità richiedono una particolare attenzione allo sviluppo delle risorse umane.

Angelica Pavan – direttore marketing della Pavan Ernesto, attrezzature per l’edilizia – rappresenta la quarta generazione della famiglia. In effetti la piccola struttura di circa 60 collaboratori viene gestita come una famiglia, con le attenzioni e la vicinanza alle persone… E anche questo tipo di gestione ha saputo portare l’azienda a fronteggiare con efficacia la crisi e ad iniziare ad aprirsi ai mercati internazionali.

Un “bravo” di cuore a Ferdinando Azzariti e a tutto il suo staff per la sua curatissima organizzazione.
Un grazie ai padroni di casa, a Bruno Vianello e a tutta la Texa.

Nuovi finanziamenti INAIL per il 2013

Nuovi finanziamenti INAIL per il 2013

Anche quest’anno l’INAIL mette a disposizione finanziamenti per le imprese che intendono migliorare la sicurezza e la salute nei propri luoghi di lavoro. L’ammontare dei fondi messo a disposizione è pari a 155 milioni di euro.Il contributo, pari al 50% dell’investimento, per un massimo di 100.000 euro, viene erogato dopo la verifica tecnica e relativa realizzazione del progetto.La finestra disponibile per la presentazione della domanda va dal 15 gennaio 2013 al 14 marzo 2013. Come per gli anni precedenti, i finanziamenti, a fondo perduto, verranno assegnati secondo l’ordine cronologico di invio ed esaurimento.

L’INAIL riconosce inoltre una riduzione del premio assicurativo alle aziende con dipendenti, attive da almeno due anni e che abbiano realizzato, nell’anno precedente alla richiesta, interventi di prevenzione per migliorare le condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Le percentuali di risparmio sul premio variano in relazione alla dimensione aziendale e sono più elevate per le aziende più piccole. La domanda in questione deve essere presentata entro il 28 febbraio 2013.

MAS ha maturato notevole esperienza relativamente alla presentazione della domanda e gestione degli aspetti amministrativi legati alla rendicontazione da presentare. Pertanto invitiamo le aziende interessate a contattarci per qualunque tipo di delucidazione.

Ciclo di seminari: “la moda verso un araba fenice”

Ciclo di seminari: “la moda verso un araba fenice”

Realizzata in collaborazione con CNA Veneto, con Unione Federmoda ed Ecipa, e con il contributo di Ebav questa iniziativa ha affrontato temi estremamente attuali quali:

Marketing innovativo per le piccole imprese

Padova 9 Ottobre 2012 @CNA Vicenza

Relatori: Walter Macorig, Simone Ardoino

L’incontro ha puntato l’attenzione sulla rivoluzione portata da internet e dal web che, anche per le piccole imprese, mette a disposizione in modo facile ed economico strumenti di marketing alternativi per la promozione delle proprie attività, la vendita di prodotti e servizi e per la gestione delle collaborazioni in azienda e del rapporto con i clienti. Per conoscere questi strumenti e utilizzare le nuove potenzialità in modo consapevole ed efficace bisogna però conoscerne opportunità e segreti. Sono stati Walter Macorig, consulente gestionale di MAS Managing Network, e Simone Ardoino, social media strategist e fondatore di Creare PassaParola, ad offrire una panoramica sulle nuove tipologie di strumenti disponibili, spiegando i benefici che possono trarne le aziende. E’ stato approfondito anche il tema del “passaparola online” cioè come sfruttare la rete per generare e attirare un forte interesse sui propri prodotti o servizi.

 

Made in Italy: un marchio o un valore?

Padova 13 Novembre 2012 @CNA Padova 

Relatori: Walter Macorig, Riccardo Manente

I prodotti Fashion realizzati in Italia dalle sapienti mani di abili artigiani suscitano ancora un grande fascino nei consumatori più esigenti di tutto il mondo.Le grandi aziende della moda lo sanno bene ed alcune stanno infatti potenziando l’utilizzo di forniture italiane nelle proprie produzioni. Altri piccoli imprenditori stanno invece affrontando in modo autonomo il lancio di propri marchi indipendenti rivolti al mercato internazionale.  Chi sono i nuovi committenti? Cosa cercano? Come ci si attrezza per far fronte alle loro richieste?

Rischi ed opportunità dei due diversi modelli a confronto.  Discussione su quelle che sono le logiche con cui le grandi e piccole aziende della moda selezionano i fornitori.

E’ stato presentato presentato il caso di studio di una piccola azienda relativo alla creazione di nuovo marchio Fashion del Made-in-Italy.

 

Le reti d’impresa e i grandi committenti

Padova 8 Gennaio  2011 @CNA Treviso

Relatore: Walter Macorig

Le grandi aziende internazionali della moda sono in continua evoluzione: per ottenere risultati sempre migliori utilizzano sofisticati ed innovativi modelli organizzativi e sono alla ricerca di partner che possano aiutarli nelle sfide competitive integrandosi alle proprie logiche gestionali. Sono state presentatele principali tendenze in atto nella innovazione organizzativa dei grandi gruppi della moda. Sono state illustrate delle potenzialità di attrattività delle aziende artigiane e successivamente è stata valutata l’opportunità di creare aggregazioni di piccole imprese per meglio servire i grandi gruppi.

E’ stato presentato il caso studio di un percorso di aggregazione nel settore moda.

Il Visual Management come strumento di supporto alla gestione dei processi

Il Visual Management come strumento di supporto alla gestione dei processi

Si parla molto di Visual Management, inteso come la Gestione a Vista applicata ai processi.

Tale metodologia permette di visualizzare mediante semplici strumenti gli stati di avanzamento dei processi aziendali, rendendoli visibili agli attori stessi di processo.

Obiettivo fondamentale è dunque quello di rendere istantaneamente fruibili tutte le informazioni legate allo stato di avanzamento del processo, mettendo in particolare in luce le possibili criticità che si generano, potendole dunque attaccare in tempo reale.

Le metodologie legate al Visual Management, che possono essere utilizzate non solo in fase di svolgimento del processo, ma anche in fase di analisi dello stesso, riducono notevolmente gli interventi di allineamento intermedio, dato che permettono il costante aggiornamento di stato con conseguente definizione delle attività di miglioramento da introdurre, nell’ottica di riduzione degli sprechi.

Si rende pertanto efficiente non solo la gestione del processo ma anche la fase di pianificazione e aggiornamento dello stesso.

In ambito Lean, i concetti del Visual Management si legano alla gestione a vista proposta dalla metodologia delle 5S per l’ottimizzazione del posto di lavoro (si rimanda al link https://www.mas.mn/le-5s-per-lottimizzazione-del-posto-di-lavoro/).

Gli stessi principi possono essere applicati anche per la gestione dei processi transazionali in ambito Lean Office; nell’ambito dei servizi e dei processi di servizio, la riduzione degli sprechi è infatti spesso legata ad aspetti intangibili a volte di difficile individuazione.

I servizi si basano su transazioni piuttosto che su operazioni fisiche di trasformazione.

La transazione è l’unità elementare, così come le operazioni sono le unità elementari all’interno delle attività manifatturiere. I processi transazionali si basano dunque su transazioni. In quest’ambito il Visual Management assume un ruolo davvero importante per la gestione dei processi e il monitoraggio dello stato avanzamento e dei flussi informativi correlati.

Dall’esperienza dei consulenti di MAS, le tecniche del Visual Management rappresentano davvero un valido strumento di analisi e successiva gestione.