Si è svolto lo scorso 25 marzo a Dossobuono di Villafranca (VR) il convegno “L’impresa Sostenibile – Il valore della sostenibilità per il Made In Italy”, organizzato da Sistema Moda Italia e ANTIA (Associazione italiana tecnici pofessionisti del sistema moda) allo scopo di “affrontare l’argomento della sostenibilità, dandone una prospettiva di responsabilità sociale, ambientale ed economica, con testimonianze concrete di come sia possibile uno sviluppo produttivo compatibile con il territorio e l’ambiente circostante”.
Il tema rimane di grande attualità: la sostenibilità sociale e ambientale è ormai un asset indispensabile per le imprese del tessile-abbigliamento. Non si tratta semplicemente di una scelta etica, ma di un argomento di investimento “business oriented” rivolto ad un ampio target di consumatori sempre più informati ed attenti, orientati a scegliere prodotti del settore moda realizzati e distribuiti secondo modalità compatibili con uno sviluppo sostenibile.
Come MAS siamo sempre attenti a questo tipo di eventi, lavorando fianco a fianco con tante imprese interessate al tema della sostenibilità, ed insieme seguendo un percorso che possa fare delle scelte etiche aziendali un valore aggiunto. La reputazione di ogni brand è largamente influenzata dal comportamento sostenibile delle imprese collegate, e le informazioni in questo senso acquisiscono sempre più importanza e visibilità nei media.
Al convegno sono intervenuti Piermario Barzaghi (Risk & Compliance, Climate Change and Sustainability Practice di KPMG Advisory Spa) e Francesca Rulli (Sustainability & Project Manager di Process Factory), che hanno analizzato lo scenario presente e futuro nel quale le aziende del settore dovranno muoversi per accedere al mercato ed essere competitive dal punto di vista dello sviluppo sostenibile lungo tutta la filiera produttiva e la catena di distribuzione, adottando “modelli di gestione coerenti, condivisi, affinchè essi possano rappresentare una leva strategica per costruire un business sostenibile adatto a generare valore”.
E’ seguita una tavola rotonda, cui hanno partecipato imprenditori “pionieri” della sostenibilità che ormai da tempo hanno abbracciato una vision d’impresa sostenibile a livello ambientale e sociale: Andrea Crespi (Eurojersey Spa e Consigliere Delegato per la sostenibilità di Sistema Moda Italia), Luca Galvani (Giorgio Armani Operations Spa), Alberto Gregotti (Presidente di Antia) e Alfonso Saibene Canepa (Canepa Spa), moderati da Cinzia Zuccon Morgani del Giornale di Vicenza. Insieme hanno raccontato le loro esperienze passate e delineato lo scenario del prossimo futuro, in cui l’operatività sarà rivolta ai processi innovativi e alla loro misurazione, monitoraggio e analisi; uno scenario in cui le scelte sostenibili d’impresa sono destinate a diventare elementi fondanti del marketing, nonché motivo di coinvolgimento di ogni azienda collegata, di ogni dimensione e posizionamento all’interno della filiera tessile-moda.
In conclusione, per giungere ad una sintesi degli obiettivi dell’incontro, si è sottolineato come l’argomento della sostenibilità non debba considerarsi una mera possibilità, bensì una “condizione per presidiare i mercati in modo autorevole”, particolare quanto mai importante nel settore del fashion, soprattutto di alto livello qualitativo. Si cerca dunque sempre più il coinvolgimento di professionisti, tecnici, imprenditori, nonché di clienti e fornitori all’interno della filiera, tutti chiamati ad un lavoro di necessaria collaborazione per un futuro sostenibile.