Se ne è parlato oggi al Forum ICT della Business School CUOA al convegno Nuovi modelli di business nell’era di Internet.
Sono sempre di più le evidenze anche quantitative che il mercato e il business stia subendo una forte virata verso internet e l’online.
Ne avevamo anche parlato in un nostro articolo precedente che accennava ad alcuni dati emersi da un recente studio del Politecnico di Milano.
Ma senza disturbare gli economisti e gli statistici ci sembra abbastanza ovvio ed evidente che oramai gli acquisti online e nuovi modalità di business si stanno facendo avanti in modo sempre più rilevante.
Internet oramai ce l’abbiamo tutti, ogni famiglia dispone di un computer o uno smartphone o tablet, la carta di credito – magari di quelle a scalare – è molto diffusa, ogni azienda ha il suo sito web… Insomma non ci sono più scuse e Internet è un assodato strumento per fare business.
Oggi al CUOA il tema affrontato è stato proprio quello dei nuovi modelli di business.
Online infatti non vuol dire solo e per forza eCommerce per fare gli acquisti con il carrello elettronico ma ci sono anche molte altre iniziative assolutamente innovative che consento di sviluppare attività commerciali o di promozione attraverso i nuovi strumenti della rete: il web, le app per gli smartphone, ed altro ancora.
Al convegno si sono presentati TRE casi di studio reali, due già ben noti a noi di MAS trattandosi di startup che in qualche modo abbiamo seguito fin dalla nascita. E’ stato anzi molto interessante vedere come idee sulla carta si siano effettivamente concretizzate in società operative.
Prima è stato presentato il caso di eCommerce abbastanza classico di Franklin & Marshall, un’industria italiana del fashion che forte del proprio marchio specie nei mercati stranieri sta conoscendo un successo di vendite on-Line assolutamente rilevante.
Poi il giovane designer Davide Scomparin ci ha presentato DESALL il suo nuovo sito – in lancio in questi giorni – che invece è una assoluta prima mondiale. Si tratta di un cosiddetto marketplace nel quale si scambiano domanda ed offerta di sevizi di “Design Industriale”. In sostanza un’azienda cerca idee e progetti per il design di propri prodotti e quindi lancia in Internet una gara dove i designer da tutto il mondo – professionisti o appassionati hobbisti – possono candidarsi e proporre le proprie idee.
Questo approccio si inserisce nel tema del Crowd-Sourcing ovvero del nuovo fenomeno reso possibile dagli strumenti Internet nel quale si fa leva sulla intelligenza collettiva e nel quale i molti si aggregano con le loro idee e servizi per produrre nuovi significati e nuovo valore. Tema affascinante ed attuale sul quale intendo approfondire in uni dei prossimi articoli.
Poi è stata la volta di Guido Oselladore di CuPuppo, un nuovo portale che vende “buoni sconto” per servizi e prodotti vari. In qualche modo assomiglia al più noto Groupon americano, leader di mercato, ma se ne differenzia in quanto CuPuppo ha un approccio iperlocale anche supportato dai network radiofonici locali diffusi in tutta Italia. In questo caso si inserisce in un altro filone di modelli definiti Hyper-Local, che ovvero sfruttano la prossimità fisica e le specificità locali ma rese fruibili e ricaricabili attraverso i paradigmi del Web.
Nel convegno abbiamo quindi avuto una prima pratica esemplificazioni di come grazie ad Internet sia possibile creare nuovo valore e come si possa creare imopresa in modo assolutamente innovativo.
Su questi temi saremo presto presenti con ulteriori approfondimenti.