E’ finalmente disponibile il testo ufficiale, integrale e definitivo del Decreto Attuativo per il piano “Transizione 5.0, firmato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso assieme al Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, ed afferente agli interventi europei RepowerEU e PNRR. Oltre a numerose conferme relativamente alle ultime indiscrezioni uscite (rimodulazione delle condizioni “DNSH“, nuovi limiti €/kW per gli impianti di autoproduzione di energia e ampliamento dei soggetti autorizzati a redigere gli assessment energetici) c’è anche qualche novità.

Vediamo un riepilogo dei cambiamenti introdotti e/o confermati dal Decreto:

  1. Cumulabilità: è stato eliminato il comma che prevedeva la cumulabilità della 5.0 con le altre misure finanziate dall’Unione Europea. La misura quindi resta cumulabile solamente con gli altri incentivi finanziati con risorse nazionali, eccezion fatta per il credito d’imposta ZES per il Mezzogiorno e, naturalmente, la Transizione 4.0.
  2. DNSH meno severo: il principio DNSH (“Do No Significant Harm”) dice in sostanza che gli interventi previsti dal PNRR (piano nazionale per la ripresa economica) non devono arrecare danni significativi all’ambiente. Il governo italiano ha ottenuto dalla UE un ammorbidimento per i settori agricoltura e costruzioni, in particolare relativamente ai mezzi mobili spinti da motori termici, inizialmente esclusi a priori dall’intervento.
  3. Certificatori energetici: potranno rilasciare le certificazioni, oltre ai professionisti EGE e alle Società ESCO (ossia singoli o enti con certificazioni per la gestione dell’energia) precedentemente indicati, anche gli ingegneri iscritti nelle sezioni A e B dell’albo professionale, nonché i periti industriali iscritti all’albo professionale nelle sezioni “meccanica ed efficienza energetica” e “impiantistica elettrica ed automazione”, purché abbiano competenze adeguate e comprovata esperienza nell’ambito dell’efficienza energetica dei processi produttivi.
  4. Operatività: affinché la misura sia pienamente operativa occorre l’emanazione di un decreto direttoriale che definisca l’apertura della piattaforma on-line del GSE, verosimilmente completo di circolare contenente le linee guida per l’applicazione del piano ed esempi pratici.

Rimangono confermate le aliquote del credito d’imposta, che determinano il beneficio fiscale netto sul totale delle spese di progetto 5.0, e che per investimenti al di sotto dei 2,5 milioni di euro possono arrivare al 45%, con eventuali ulteriori maggiorazioni (fino al 63%) in caso di acquisto di pannelli fotovoltaici con efficienza superiore al 23,5%.

Riassunto delle caratteristiche tipiche dei progetti di innovazione per la Sostenibilità che possono beneficiare dei contributi:

  • Rinnovamento impianti e sistemi gestionali grazie alla 5.0
  • Importanti aiuti sotto forma di credito d’imposta
  • Si tratta di progetti nuovi e complessi da seguire passo-passo
  • Necessità di strutturare il progetto in termini olistici
  • Incentivo a seguire le ultime direttive europee sulla Sostenibilità
  • Opportunità di innovazione aziendale

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